Le foto dei cactofili | ||||
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Data | Autore | FN | Foto |
≡ Escobariopsis bombycina (Quehl) Doweld (2000) ≡ Chilita bombycina (Quehl) Orcutt (1926) ≡ Neomammillaria bombycina (Quehl) Britton & Rose (1923)
Il nome della specie deriva dal latino bombycinus, di seta, perché la folta peluria bianca sulle giovani areole pare proprio di seta
Fonte : The International Plant Names Index (2012)
Nome completo : Cactaceae Mammillaria bombycina Quehl
Identificativo GRAY 134215-1 ,".2$0"!.
Pubblicazione Monatsschr. Kakteenk. xx. 149 (1910).
Autore Quehl
Pagina 149
Argomento della citazione unknown
Categoria tassonomica Specie
Ibrido No
Identificativo GRAY 150678-2 ,"
Pubblicazione Monatsschr. Kakteenk. 20: 149 (fig.). 1910
Autore Quehl
Anno 1910
Argomento della citazione tax. nov.
Categoria tassonomica Specie
Sinonimo Cactaceae Ebnerella bombycina (Quehl) Buxb.
Ibrido No
Mexico (Northern America)
Identificativo GRAY 134216-1 ,".2$0"!.
Pubblicazione Monatsschr. Kakteenk. 1911, xxi. 106.
Autore Quehl & Quehl
Pagina 106
Argomento della citazione unknown
Categoria tassonomica Specie
Ibrido No
Pubblicazione Cactaceae (Britton & Rose)
Autore Britton & Rose
Anno 1923 [24 Dec 1923]
Collazione 4: 161
Pagina 161
Hunt - series - Stylothelae (Luthy: series Bombycinae)
Mammillaria bombycina, dal latino "bombycinus", sericeo, di seta.
"Mammillaria" di John Pilbeam pag.55:
La specie, ben conosciuta in coltivazione, eluse la sua riscoperta per molti e molti anni.
Nella descrizione originale di Quehl, egli descrisse piante coltivate da De Laet senza indicazioni riguardo la loro origine in natura.
Craig nella sua monografia datata 1945 le assegna come origine "Coahuila, San Luis Potosì; Mexico...... riportata da Santa Maria, S.L.P. " senza però indicare da dove provenissero queste informazioni.
Britton e Rose che pure ricevettero piante da De Laet nel 1910, non specificarono la località di origine e per aggiungere confusione scambiarono pure l'illustrazione con m.occidentalis.
Nel 1988 i Fitz Maurices nel corso dei loro studi della Serie Stylothelae la trovarono in alta montagna, nello stato messicano di Aguascalientes, vicino al confine con lo stato di Jalisco.
Nel 1994 ebbi il privilegio di essere accompagnato in quel sito dai Fitz Maurices.
Lì trovammo numerose piante solitarie e qualche gruppo, mentre si riconoscevano tracce di larghe colonie rimosse.
Esse crescevano su ripidi pendii, sotto alberi di quercia..."
A tutt'oggi si sa essere una pianta d' alta montagna, dai 2.340m fino ai 2.500m di altitudine, nella Sierra Fria, negli stati messicani di Aguascalientes e Jalisco.
Specificamente da Cienega de Quijas e Los Alisos, in Jalisco.
Da oltre sessant'anni distribuita commercialmente, è una delle prime piante ad apparire sui cataloghi europei.
Descritta come solitaria da Craig nella sua monografia datata 1945, in coltivazione dopo breve tempo prende a pollonare, producendo corpi larghi 5cm e alti fino a 10cm e formanti dense colonie.
Le ascelle sono fortemente lanose, ma non presentano setole.
Occasionalmente latice nei tubercoli.
Le spine radiali sono 30/40, lunghe 10mm, bianco-ghiaccio.
Le spine centrali sono 4 dritte, ma la più bassa si presenta più lunga (fino a 20mm) e uncinata.
In natura la colorazione è rosso-brunastra, mentre in coltivazione ci sono varie forme di colore, dal giallo-biancastro, al rosso-carminio al
rosso-brunastro scuro.
I fiori sono descritti rosso-carminio, ma in coltivazione spesso si riscontrano soggetti con fiori rosa.
I frutti sono grigio-argento e i semi neri.